«La ragazza artificiale più bella d’Austria»: com’era prima della sua trasformazione?
Alla ricerca di idee di stile per la stagione attuale, mi sono imbattuto in un articolo che descriveva una certa Barbie austriaca come un’icona di stile e moda. Tuttavia, trovare informazioni affidabili su di lei si è rivelato un’impresa tutt’altro che semplice.
Permettetemi quindi di presentarvi Billie, una trentenne (o Anna, secondo alcune fonti), che vive a Vienna e si definisce orgogliosamente un’icona di stile e “la donna artificiale più bella d’Europa.”
Nata nel 1994 in una famiglia ordinaria, Billie ha vissuto un’infanzia del tutto normale, senza particolari interessi. Andava a scuola, praticava sport, insomma, niente fuori dall’ordinario. Intorno ai 15 o 16 anni, però, si è innamorata della cultura emo: si è tinta i capelli di nero, si è fatta dei piercing e, successivamente, ha aggiunto qualche tatuaggio. All’età di 18 anni, Billie ha realizzato che l’estetica emo non le procurava l’attenzione che desiderava. Così ha deciso di trasformare completamente il suo look, sostituendo il nero con un rosa da bambola. Anche se il suo nuovo aspetto iniziava ad attirare sguardi, per lei non era ancora abbastanza. A soli 19 anni, si è sottoposta al suo primo intervento di aumento del seno.
La fama di Billie non è arrivata dall’oggi al domani. All’inizio, guadagnava pubblicando le sue foto su diverse piattaforme, ricevendo compensi in base alle visualizzazioni. Billie sostiene persino di essere stata una delle fondatrici di OnlyFans, anche se questa affermazione non è mai stata confermata. Con il tempo, ha attirato l’attenzione dei media, apparendo in programmi televisivi e talk show, dove racconta le sue esperienze nei vari aspetti della sua vita.
A dire il vero, prima di tutte queste trasformazioni, era una giovane donna affascinante, con occhi bellissimi. Purtroppo, non riusciva a vedere la bellezza naturale in sé stessa e ha scelto di modificare il proprio aspetto per aderire a certi standard e tendenze. L’austriaca ha ammesso più volte di aver sviluppato una dipendenza da chirurgia plastica e iniezioni, ma si sente impotente e non vuole cambiare il suo percorso.