“La Principessa Senza Sorriso”: Come Vive una Ragazza con la Sindrome Senza Sorridere Nemmeno Una Volta nella Sua Vita – Com’è Ora

“La Principessa Senza Sorriso”: Come Vive una Ragazza con la Sindrome Senza Sorridere Nemmeno Una Volta nella Sua Vita – Com’è Ora

 “La Principessa Senza Sorriso”: Come Vive una Ragazza con la Sindrome Senza Sorridere Nemmeno Una Volta nella Sua Vita – Com’è Ora

Così inizia l’incantevole fiaba di Afanasyev, con una principessa che per lungo tempo non riusciva a ridere, finché un semplice lavoratore non riuscì nell’impresa. Ma se pensate che giovani donne così serie esistano solo nelle favole, preparatevi a stupirvi: esiste una rara condizione psicologica chiamata sindrome di Moebius.

Vi presento Tayla Clement, una giovane neozelandese di 25 anni. Quando venne al mondo, i medici rimasero sgomenti nello scoprire che non era in grado di sorridere. No, non perché fosse infelice di essere nata.

Tayla è nata con una condizione rarissima, che colpisce appena l’1% della popolazione mondiale. I nervi facciali responsabili delle espressioni e dei movimenti oculari non si sono sviluppati correttamente, lasciandola in una sorta di paralisi. All’epoca, nessun medico sapeva come aiutarla o restituirle la mobilità del viso. Così, ha dovuto imparare a convivere con un’espressione sempre seria, mentre i suoi genitori accettavano l’idea che non avrebbero mai visto il suo volto illuminarsi in una risata spontanea.

Tayla cresceva tra sguardi di curiosità e crudeli prese in giro. Tornava a casa, si chiudeva nella sua stanza e piangeva a lungo. Per settimane evitava la scuola, temendo il giudizio dei compagni. Ma prima di sottoporsi a un intervento chirurgico, fece loro una promessa: sarebbe tornata come una bambina qualunque, capace di sorridere e ridere.

E così fece. Ritornò a scuola, si dedicò agli studi, ma il cammino fu tutt’altro che semplice. Per sei volte, nel corso di sei anni, cercò di togliersi la vita. Sei volte fu salvata. Poi, poco a poco, qualcosa cambiò. Acquistò fiducia in sé stessa, le derisioni si affievolirono e trovò persino degli amici.

Un giorno, un talent scout di un’agenzia di moda si imbatté nel suo profilo e le propose un contratto. Oggi Tayla trascorre le sue giornate posando davanti agli obiettivi, viaggiando per il mondo, vivendo una realtà che un tempo le sarebbe sembrata solo un sogno lontano.

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