La confessione straziante del figlio di una mamma morente: le sue parole l’hanno spezzata. Nessuno può restare indifferente.

Quando Misty De La Cruz, 43 anni, moglie, madre di otto figli e già nonna di due nipotini, ha ricevuto la diagnosi di un cancro al seno triplo negativo in stadio 3 — uno dei più aggressivi e difficili da trattare — il suo primo pensiero è andato alla sua famiglia.
Questa forma rara di tumore, collegata alle mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2, era stata scoperta grazie a un autoesame. Da quel momento, per Misty è iniziato un lungo cammino fatto di dolore, coraggio e amore, che avrebbe messo a dura prova ogni aspetto della sua vita.

Le cure sono state devastanti: la chemioterapia ha minato il suo corpo rapidamente, al punto che Misty ha avuto bisogno di aiuto persino per camminare o prepararsi da mangiare. Ma il colpo più duro non è arrivato dal fisico… bensì dalle parole innocenti di suo figlio di dieci anni.

A maggio 2025, la scuola del bambino ha contattato Misty per riferirle che il piccolo era sempre stanco e spaventato all’idea che la mamma potesse non svegliarsi più.
Quelle parole l’hanno trafitta.
Non era solo la sua battaglia. Anche i suoi figli la stavano combattendo con lei — in silenzio, nel loro cuore.

Da quel giorno, Misty ha deciso che non avrebbe più nascosto nulla: ha iniziato a parlare apertamente con i suoi bambini, ha risposto a tutte le loro domande, e ha organizzato delle sedute di terapia. Non per proteggerli dalla verità, ma per prepararli alla vita. Per insegnare che si può affrontare la paura con il dialogo.

Ma le difficoltà non si sono fermate: danni ai nervi, dolori fortissimi, un sistema immunitario fragile, e la necessità di usare un deambulatore.
E mentre la malattia la consumava, aumentavano anche i debiti: oltre 150.000 dollari in spese mediche, più altre quattro operazioni in vista.
Il colpo più assurdo? Un intervento dentistico fondamentale (tra i 45.000 e i 65.000 dollari) non era coperto dall’assicurazione… perché ritenuto «estetico», nonostante fosse causato dalla chemioterapia.

Per evitare di perdere la casa e garantire un minimo di stabilità ai suoi figli, Misty ha aperto una raccolta fondi online. In poche settimane, ha superato i 65.000 dollari raccolti su un obiettivo di 259.000.
Il suo messaggio è chiaro:
“Sopravvivere al cancro non vuol dire solo sopravvivere fisicamente. Significa affrontare anche un lutto emotivo, mentale e finanziario.”

Misty, che aveva sempre vissuto facendo tutto da sola, ha dovuto imparare a chiedere aiuto. Ha capito che nella fragilità c’è forza. Che dire “ho bisogno” non è un segno di debolezza, ma di umanità.

In un aggiornamento di giugno 2025, dopo due operazioni e con i suoi figli finalmente seguiti da psicologi, Misty ha raccontato di aver accettato il disegno di Dio. Ha concluso con un augurio semplice, ma potente:
“Amore e salute, a tutti.”

Oggi, la sua battaglia continua. Per la vita. Per la famiglia. Per dignità.
E la sua storia rimane una testimonianza di resilienza, fede e infinito amore di madre.