«Allora e Oggi»: 10 Foto di Celebrità che Mostrano Quanto Sono Cambiate nel Tempo!
È stata bullizzata e chiamata ‘troppo brutta’: anni dopo, la donna ha realizzato il suo sogno e ha sfilato alla New York Fashion Week!
Melissa Blake, una giornalista appassionata con competenze in disabilità, relazioni, stile di vita e cultura pop, vive con la Sindrome di Freeman-Sheldon dalla nascita. Questa condizione genetica che colpisce ossa e muscoli ha portato Blake a subire 26 interventi chirurgici, ma nonostante ciò, coltivava il sogno di fare la modella, ispirata dalle pagine delle famose riviste di moda che non rappresentavano mai persone come lei.
Durante l’adolescenza, Blake ha affrontato scoraggiamenti quando le è stato detto che la sua disabilità le avrebbe impedito di fare la modella, una dichiarazione che non solo ha infranto i suoi sogni, ma ha anche rispecchiato le vedute restrittive dell’industria della moda e della bellezza riguardo alle persone disabili.
Contro ogni previsione, Blake ha visto i suoi sogni realizzarsi due decenni dopo, a 42 anni, sfilando sulla passerella della New York Fashion Week, mostrando la nuova linea di abbigliamento adattivo di Zappos durante la pandemia di COVID-19. Questo periodo, sebbene difficile per le persone disabili a causa dell’accesso alle cure sanitarie e altre barriere, ha segnato un momento cruciale per ridefinire gli standard di bellezza, un’evoluzione che Blake era orgogliosa di rappresentare.
L’evento ha visto la partecipazione di 25 modelli, tra cui Blake, che hanno condiviso le loro storie e mostrato l’abbigliamento adattivo in video personalizzati, evidenziando l’importanza dell’inclusività nella moda. Questo cambiamento verso l’accettazione della diversità nell’industria è stato ulteriormente supportato da iniziative come Runway of Dreams, fondata da Mindy Scheier in risposta alle difficoltà del figlio con l’abbigliamento convenzionale a causa della distrofia muscolare.
Oltre ai suoi successi nella moda, Blake promuove l’amore e l’accettazione per le persone con disabilità attraverso il suo blog, «So About What I Said…», e contributi a piattaforme come Psychology Today. Il suo lavoro incoraggia dialoghi aperti e la correzione di preconcetti passati.
La resilienza di Blake contro le molestie online è stata particolarmente dimostrata nel 2019 quando ha risposto ai commenti crudeli sul suo aspetto con foto e messaggi di empowerment, riaffermando il suo impegno a creare spazi inclusivi e sfidare le norme sociali attraverso il suo blog e la sua presenza sui social media.