Come appare il "ragazzo più forte del mondo" 20 anni dopo la fama

Come appare il «ragazzo più forte del mondo» 20 anni dopo la fama

 Come appare il «ragazzo più forte del mondo» 20 anni dopo la fama

Richard Sandrak era una volta il ragazzo più forte del mondo. Le sue foto erano su tutte le riviste, ha condotto il suo programma sportivo e persino recitato in film grazie alla sua incredibile forma atletica, che ha raggiunto quando era ancora un bambino di 6 anni.

I genitori di Richard sono atleti professionisti. Hanno iniziato ad coinvolgere il ragazzo nell’allenamento sportivo già a 2 anni. Col tempo, il bambino stesso ha cominciato a mostrare interesse per lo sport. Poi suo padre gli ha trovato un allenatore – un bodybuilder professionista, che ha accettato di lavorare con un bambino così giovane, nonostante il bodybuilding non fosse uno sport per bambini e non fosse molto adatto allo sviluppo fisico generale del bambino.

E già all’età di 6 anni, Richard ha mostrato un successo fenomenale. Alla panca, sollevava circa 80 kg, e il suo corpo diventava scolpito come quello di un atleta adulto professionista. Ogni anno il ragazzo sviluppava e migliorava la sua forma, il che lo ha aiutato a raggiungere la popolarità nella sfera mediatica come risultato. Ha pubblicizzato tutti i prodotti associati a uno stile di vita sano.

Ma poi l’opinione pubblica ha cambiato la sua posizione dall’ammirazione per il bambino alla preoccupazione generale per la sua salute fisica e mentale. Sono cominciate a comparire notizie nei media che il bambino aveva solo l’1 percento di grasso corporeo, il che è mortale per la sua età. Una valanga di critiche è caduta sui suoi genitori.

E dopo anni, è emerso che il padre era crudele con il bambino, lo costringeva a seguire una dieta rigida e ad allenarsi per 7 ore al giorno. A seguito di tutti questi eventi, l’allenamento del giovane Ercole è finito.

Ora Richard continua a fare sport, ma non così attivamente. È ancora in buona forma, ma ovviamente non paragonabile ai successi precedenti. Il giovane lavora come stuntman e ammette di non rimpiangere la sua infanzia sportiva.

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