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Marilyn Monroe resta una delle figure più leggendarie nella storia dello spettacolo, un simbolo eterno di bellezza, vulnerabilità e fama senza tempo. Nata come Norma Jeane Mortenson nel 1926, la sua infanzia fu segnata da instabilità e case-famiglia, ma la sua determinazione la portò a emergere come una delle stelle più luminose di Hollywood.
La sua ascesa iniziò negli anni ’40 come modella, approdando presto a piccoli ruoli cinematografici. Con i suoi capelli biondo platino, la voce soffusa e un carisma inconfondibile, Marilyn catturò subito l’attenzione, diventando rapidamente il sex symbol per eccellenza.
Negli anni ’50 incantò il pubblico con film di successo come A qualcuno piace caldo, Gli uomini preferiscono le bionde e Quando la moglie è in vacanza. Dietro quell’immagine di bionda ingenua e spensierata, però, c’era un’attrice che sapeva infondere profondità e fascino ai suoi personaggi. Lottò duramente per essere presa sul serio, fondando addirittura una casa di produzione per avere più controllo creativo sulla sua carriera. Il suo impegno la portò a ruoli acclamati come quelli in Fermata d’autobus e A qualcuno piace caldo.
Ma il successo nascondeva anche molte ombre. Marilyn combatté con ansia, dipendenze e la pressione costante dei riflettori. I suoi matrimoni, con il campione di baseball Joe DiMaggio e con il drammaturgo Arthur Miller, furono sotto i riflettori e si conclusero entrambi con un divorzio. Era amata e fraintesa, brillante ma fragile, circondata da milioni ma spesso sola.
La sua morte prematura nel 1962, a soli 36 anni, scosse il mondo intero, alimentando il mito che ancora oggi la circonda. Ufficialmente considerata un probabile suicidio, la sua scomparsa ha generato infinite speculazioni e teorie del complotto. In vita come in morte, Marilyn è diventata il simbolo del glamour hollywoodiano e del lato oscuro della fama.
Ancora oggi, Marilyn Monroe non è solo la bomba sexy che tutti conoscono, ma una donna complessa, intelligente e ambiziosa, che sfidò i limiti imposti dal suo tempo. Il suo lascito continua a brillare come un’icona culturale, la cui storia riflette tanto il fascino quanto il prezzo della celebrità. A oltre sei decenni dalla sua scomparsa, Marilyn resta una figura luminosa, ammirata per la sua bellezza, il talento e quella vulnerabilità che la rende indimenticabile.
