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Leggenda della musica anni ’70 si ritira dai riflettori dopo la diagnosi di Parkinson!: Ecco cosa è successo

Il leggendario cantante e cantautore Neil Diamond, oggi 84 anni, ha interrotto i tour nel 2018 dopo la diagnosi di morbo di Parkinson. Nato a Brooklyn nel 1941, Diamond iniziò la sua carriera musicale esibendosi nei piccoli club di New York e lavorando come autore presso il celebre Brill Building. La sua carriera decollò a metà degli anni ’60 con successi come “Solitary Man” e “Cherry, Cherry”, e ottenne ulteriore fama quando i Monkees trasformarono la sua canzone “I’m a Believer” in un successo mondiale.
Gli anni ’70 portarono Diamond ai vertici della popolarità con singoli iconici come “Sweet Caroline”, “Holly Holy” e “Cracklin’ Rose”. La sua energia sul palco gli valse il soprannome di “l’Elvis ebreo”, a sottolineare la sua presenza scenica e l’appeal globale. Tuttavia, le estenuanti tournée si fermarono bruscamente quando i medici gli diagnosticarono il Parkinson, costringendolo a cancellare la tappa finale del 50th Anniversary Tour. Diamond confessò di aver provato “grande riluttanza e delusione”, sottolineando quanto fosse importante per lui esibirsi per i suoi fan.
Il Parkinson è un disturbo neurodegenerativo che provoca tremori, rigidità, rallentamento dei movimenti e problemi di equilibrio. Nei primi anni, Diamond ammise di essere in uno stato di negazione riguardo alla malattia. Col tempo, però, riuscì a trovare un ritmo di vita più tranquillo, ritirandosi nel suo studio di registrazione a Los Angeles, dove poteva continuare a cantare e restare connesso alla musica che aveva definito la sua carriera
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Anche dopo il ritiro dai tour, Diamond ha continuato a condividere la sua musica attraverso nuovi canali. È stato infatti coinvolto nello spettacolo di Broadway A Beautiful Noise, basato sulla sua vita e carriera. Partecipando alle prime, guidando il pubblico in “Sweet Caroline” e interagendo con il cast, Diamond ha definito l’esperienza “lusinghiera e spaventosa”, ma ha voluto che la sua storia venisse raccontata “con tutte le imperfezioni”. Il musical gli ha permesso di restare vicino ai fan, celebrando al contempo la sua eredità artistica.
Oggi Diamond si esibisce in apparizioni più piccole e intime, che gli permettono di interagire col pubblico senza lo stress fisico dei tour. Foto e video condivisi sui social lo mostrano sorridente e in contatto con il cast di Broadway, testimonianza del suo legame duraturo con la musica e con i fan. Sebbene il Parkinson abbia limitato i suoi movimenti, non ha intaccato la sua voce, la sua passione né la gratitudine per la vita che la musica gli ha donato.